Un nuovo confronto tra referenze Rolex promette grandi emozioni fin dalle prime battute. Giorgia Silvestri, brand manager di Conte Orologi, ci accompagna oggi in un viaggio tra i dettagli dei Rolex Daytona 116503 (lei ci mostra nel video i quadranti nero con diamanti e champagne) e Rolex Daytona 116523.
Alla fine del video vi chiederete necessariamente cosa conta davvero per voi, quale particolare ha il potere di orientare le vostre scelte d’acquisto, perché questi due orologi sono quasi identici se non fosse per alcune minuzie, capaci però di ingolosire alcuni. Come sempre fateci avere le vostre opinioni, chiedeteci un consiglio o scrivete direttamente a Giorgia sul suo canale Youtube.
Iniziamo dunque con il dire che tra il Rolex Daytona 116503 e il Daytona 116523 intercorre un rapporto di successione: la referenza 116503 ha sostituito la 116523 a partire dal 2016, quando fu presentata alla fiera mondiale dell’orologeria e della gioielleria di Baselworld. Come forse sapete già in questa occasione, ogni anno, più di 85.000 appassionati si riuniscono da tutto il mondo per assistere al debutto di nuove tendenze e per ammirare creazioni uniche dal settore dell’alta orologeria.
Giorgia esamina in prima battuta il Daytona 116523, ovvero la referenza antecedente.
Venne lanciato nel 2000 con la collezione che inaugurò il calibro 4130 per Rolex: movimento automatico con bilanciere “Microstella” e riserva di carica di 72 ore. Come nel caso del successore il modello è un Rolesor. La parola indica una caratteristica unica di alcuni Rolex che hanno una doppia tonalità essendo creati da una combinazione di oro e acciaio inossidabile. Per la precisione il 116523 è un Yellow Rolesor, ovvero acciaio e oro giallo 18 carati.
La cassa Oyster misura 40 mm. Il quadrante è stato prodotto in diversi colori e Giorgia ci mostra la versione in nero. In oro sono anche la lunetta tachimetrica e le maglie centrali del bracciale.
Passando invece al Daytona 116503 notiamo minime differenze tecniche ed estetiche.
Il diametro della cassa e la distribuzione dei materiali sono identiche, anche il calibro è il medesimo. Tuttavia proprio nel calibro possiamo godere di un’importante evoluzione rispetto la referenza precedente: l’implementazione della spirale Parachrom blu, risalente al 2005, di cui parleremo tra poco.
Da un punto di vista estetico colpisce invece come prima differenza la lunetta, che presenta caratteri più tondi e leggermente più ampi, con segni triangolari e non più circolari, in allineamento a quelli delle altre referenze della collezione.
Un’altra disparità è nel rehaut, dove si trova l’incisione “Rolex Rolex Rolex”. Essendo stata introdotta a metà del primo decennio del Duemila questa incisione si trova anche su tutti i Daytona 116523 prodotti fin da quel periodo.
La spirale Parachrom è stata descritta da Rolex come “un componente strategico di solo un centimetro di diametro che presenta importanti vantaggi a favore della precisione cronometrica del movimento: è insensibile ai campi magnetici, garantisce una grande stabilità rispetto agli sbalzi di temperatura e, in caso di urto, rimane fino a dieci volte più precisa di una spirale tradizionale”.
Questo è dunque un altro dettaglio presente in ogni Daytona 116503 e nei Daytona 116523.
Nel 2015 inoltre la precisione dei movimenti Rolex aumenta fino a +2 -2 secondi al giorno: questa modifica riguarda dunque la referenza 116503, ma -attenzione- non la 116523, a meno che non si parli di un orologio prodotto dopo il 2015!
Insomma questo confronto è secondo Giorgia un esercizio per veri appassionati, basato tutto su quei dettagli che, nell’alta orologeria, fanno veramente la differenza.